Ad iscritti ed elettori PD Unione Comunale di Ferrara
Le scelte di Eni preoccupano ancora una volta e l’annuncio della messa sul mercato del 49% di ENI Power getta infatti un’ombra sul futuro di SEF che gestisce l’energia elettrica nel polo chimico di Ferrara, la quale uscirebbe notevolmente indebolita dalla cessione.
Perché Eni pare volere fare cassa e non investire in un sito industriale in cui fino ad ora ha fatto da traino?
Dopo la ferma intenzione di chiudere un processo di cracking che invece al petrolchimico fornisce le materie prime agli impianti riteniamo indispensabile aprire un tavolo sul futuro che si vuole dare alla chimica di Ferrara.
Già grazie alle richieste rimarcate di sindacati e Regione Emilia Romagna è stato avviato il tavolo in cui al Governo si chiede di farsi da garante sulla questione di chiusura del cracking a Porto Marghera e oggi ancora una volta bisogna fare luce anche su queste ultime decisioni di Eni.
Domenica 26 il Partito Democratico di Ferrara si è impegnato in tavoli tematici partecipati tra cui quello intitolato “Ripresa del lavoro: guarigione sociale”: la voce unanime è stata quella di valorizzare il petrolchimico di Ferrara senza chiusure ma investendo sulla chimica ferrarese come PNRR ci permetterebbe.
Al centro del tavolo la preoccupazione principe è stata quella di mantenere l’occupazione e di crearne di nuova, preoccupazione che nasce anche dalla totale assenza di proposte della Giunta comunale sul lavoro in generale, e in particolare sul polo industriale ferrarese.
Continuiamo con questo spirito, al fianco di lavoratori e imprese, per la costruzione del Futuro di Ferrara!
Sara Manservigi
Referente Lavoro
Segreteria Comunale PD Ferrara