di Renato Finco (Segretario Comunale PD Ferrara)
Leggo dell’intervista di Fabrizio Florestano (non me la sento di utilizzare l’appellativo di “signore”), in cui si dichiara fascista e che non rinnega nulla di quel periodo storico, aggiungendo “il fascismo non ce l’aveva con gli ebrei”.
Sinceramente, da Italiano, da cittadino del Mondo e da segretario di una forza politica che fa dell’antifascismo un valore fondante nel proprio statuto, sono proprio stanco del fatto che ci siano persone che possano liberamente inneggiare ad un periodo così oscuro della nostra storia, proclamare la loro intolleranza, la loro violenza e nonostante ciò rimanere impuniti.
Non si può sopportare l’idea che qualcuno ancora neghi l’esistenza delle norme cosiddette “leggi razziali fasciste”, un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi (leggi, ordinanze, circolari, ecc.) applicati in Italia fra il 1938 e il 1945, inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana.
La negazione dei fatti avvenuti in quel triste periodo della nostra storia non è sopportabile ed è deprecabile. Il ricordo di chi è morto per la difesa dei valori fondanti della nostra costituzione, che sono il principio democratico, pluralista e di uguaglianza, non può essere ignorato e dimenticato.
Mi auguro che venga al più presto discussa in parlamento la proposta di legge, presentata dall’Onorevole Emanuele Fiano, che riguarda la legge Scelba, varata nel dopoguerra, che punisce l’apologia del fascismo: la proposta è che diventi a pieno titolo una norma del codice penale; il passaggio avrebbe degli effetti pratici immediati, rendendo chiaramente sanzionabili una serie di fatti e comportamenti.
A questo proposito ho sollecitato i rappresentanti in parlamento del Partito Democratico di Ferrara perchè si attivino in tal senso.
W l’antifascismo.