L’iniziativa provinciale per dare allo sport del territorio ferrarese un cambio di marcia!
Tra i vari incontri che si stanno susseguendo in questa densa conclusione della campagna elettorale, lo scorso weekend si è parlato di Sport in un incontro presso il Centro Sociale il Quadrifoglio di Pontelagoscuro, tema spesso trattato quale corollario di altri, che il PD di Ferrara ha invece voluto trattare con un focus specifico al ruolo sociale che lo Sport deve avere nel contesto territoriale provinciale: è veicolo di inclusione, aggregazione e partecipazione, di rigenerazione urbana e sociale, oltre ad essere un fattore indispensabile per consentire lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per lo sviluppo equilibrato di un individuo.
L’iniziativa, il cui titolo racchiude perfettamente l’intento di questo gruppo di lavoro, ha visto nell’apertura del tavolo l’intervento di Sara Vito – candidata alle elezioni europee, e di due importanti componenti del Dipartimento dello Sport del PD: Roberta Li Calzi – assessora alla Sport ed al bilancio di Bologna, e Vincenzo Manco – membro della segreteria PD di Bologna con delega a sport e terzo settore.
La realtà bolognese, area metropolitana ma ben strutturata ed organizzata in quartieri, nella scorsa legislatura ha avviato un percorso di coinvolgimento per un piano strategico sullo sport, rappresentando un esempio di come lo sport possa e debba costituire un obiettivo strategico per migliorare i servizi e creare valore pubblico.
Il nostro territorio provinciale è piuttosto particolare e complesso: a livello regionale i dati sulla pratica sportiva ci dicono che Ferrara è ultima come numero di praticanti, mentre possiede un buon numero di impianti sportivi: c’è da capire dunque come creare e sviluppare sinergie, a partire dal comune capoluogo, ma con un’offerta congrua e coerente su tutto il territorio provinciale.
Si parte sempre dai dati, come è stato sottolineato e questo porta a voler istituire un osservatorio su impianti, attività e praticanti.
Attualmente, l’offerta sportiva spesso è frutto di unilaterali promesse elettorali senza passare da momenti di confronto e coinvolgimento di associazioni ed operatori del settore in Consulte permanenti per pianificare secondo i bisogni effettivi e in modo trasparente rispetto a regole di finanziamento e bandi. Occorre promuovere l’istituzione di sedi di Consulta e di confronto nei Comuni del territorio, per coinvolgere maggiormente le realtà sportive locali e provinciali. Sono le sedi che devono vedere il confronto per attivare forme di collaborazione e sinergie tra i diversi soggetti, la condivisione di progetti, le modalità di accesso in modo chiaro e trasparente a finanziamenti e bandi. In ambito sportivo non si può prescindere da co-programmazione e co-progettazione, rafforzando gli uffici sport degli enti locali, prevedere formazione attenta e puntuale in particolare sulla gestione di impianti, riforma del terzo settore.
Tutto ciò senza trascurare l’impatto positivo sulla promozione della Salute sulle politiche di inclusione e di contrasto alla violenza e discriminazioni
Il dibattito è proseguito con gli interventi degli ospiti provinciali, che hanno evidenziato diversi elementi che, soprattutto dopo il riconoscimento costituzionale del diritto allo Sport, diventano imprescindibili per rendere effettiva la tutela del diritto all’attività sportiva.
Davide Sarto
Condidato in consiglio comunale per il PD a favore di Fabio Anselmo sindaco
Nello sport c’è molto da fare: abbiamo il dovere di fare cambiare marcia al mondo sportivo cittadino attraverso un percorso che ponga l’amministrazione al servizio di associazioni e società sportive, scuole e famiglie e affinché lo sport e l’attività sportiva ricoprano un ruolo decisivo e formativo nel tessuto sociale e cittadino.
Sono sinceramente stanco di sentire gente riempirsi la bocca di termini meravigliosi come inclusione e “per tutti” dando invece una direzione clientelare ai rapporti tra il Comune e i soggetti del mondo sportivo, soggetti che hanno bisogno di avere una voce ascoltata, ed è per questo che credo fortemente sia necessaria la ripresa del percorso della Consulta dello Sport quale spazio reale sinergico e di confronto in cui convogliare e coinvolgere tutti i soggetti dei territori e per creare una rete che abbia come focus: la partecipazione, la condivisione e la progettazione delle realtà sportive cittadine e non solo.
Inoltre, è importante sollecitare e sostenere l’associazionismo nel realizzare progetti di attività sportiva e motoria che siano occasioni per l’inclusione, la promozione della salute, la socializzazione ed il contrasto alla violenza e alla discriminazione di genere. Fare sport e attività motoria significa promuovere sani stili di vita ed è scientificamente dimostrata l’importanza che questo riveste per la salute e il benessere psicofisico delle persone.
Attualmente lo sport non è un diritto e troppe sono le discriminazioni e le diseguaglianze che tengono lontane, per diversi motivi, le persone dall’attività sportiva, anche nel nostro territorio. Per questo occorre sostenere il mondo sportivo per promuovere un’attività accessibile alle fasce più deboli e fragili della nostra società, per una diversa cultura dello sport. Inoltre, un’attenzione particolare va rivolta ai più giovani, per uno sport che sia educativo, attento al linguaggio, al rispetto delle persone, contro ogni forma di violenza e bullismo. Su questi aspetti occorre sollecitare le diverse istituzioni a partire dalla regione, affinché siano messe in atto forme di finanziamento pubblico attraverso bandi a progetti di lungo respiro, da verificare e monitorare.
Il mondo della scuola rappresenta il primo approccio con l’attività sportiva e motoria a partire dai più piccoli, occorre quindi che le proposte di psicomotricità, gioco, conoscenza, abbiano un approccio che non sia di selezione precoce ma rispettoso della crescita di bambini e bambine. Occorre far conoscere le diverse realtà sportive del territorio, monitorare la situazione degli impianti sportivi scolastici e facilitare collaborazioni con associazionismo sportivo.