Venerdì 24 maggio dalle 17 alle 19
presso la Sala del Convitto di Factory Grisù in via Poledrelli, 21 Ferrara
Articolo di Leonardo Uba – candidato Consiglio comunale nella lista del Partito Democratico a sostegno di Fabio Anselmo – pubblicato sulla Nuova Ferrara del 25 maggio2024
Venerdì sera presso i locali di Spazio Grisù, tre candidati della lista del Partito Democratico a sostegno di Fabio Anselmo hanno dialogato con Alessandro Bratti, già presidente della Commissione Parlamentare Eco Mafie, ed Enrico Fontana, giornalista e componente della segretaria nazionale di Legambiente, sul tema “Ambiente è Legalità: combattere la corruzione protegge l’ambiente”.L’introduzione iniziale è stata affidata a Bratti, che ha dialogato con Fontana concentrandosi in particolar modo sui dati allarmanti delle infiltrazioni mafiose nel nord Italia.L’incontro è proseguito con un intervento di Matteo Proto, che ha sottolineato l’importanza per un amministratore pubblico di rispettare le regole che ne disciplinano l’attività, non tanto per una questione formale quanto più per una questione sostanziale di rispetto dei principi fondamentali su cui si basa il nostro Paese e soprattutto a garanzia dell’interesse pubblico cui quell’attività deve essere finalizzata. Difficilmente un amministratore che non rispetta le regole può perseguire l’interesse dei cittadini.In seguito, Leonardo Uba sottolinea come le attività legate all’anticorruzione e alla materia degli appalti negli enti locali richiedono personale qualificato e in numero tale da dare risposta a cittadini e imprese. Per questo rileviamo con amarezza la scelta della Giunta di non attivarsi con politiche assunzionali nei settori strategici di questo settore: Edilizia, Attività Produttive, Gare e Appalti. Al personale qualificato che garantisce la legalità dell’ente locale, si preferiscono incarichi fiduciari per il sindaco, con costi annui elevati: si pensi ai 600mila euro di staff che svolge attività di mera propaganda per il primo cittadino e la Giunta, mentre il resto delle assunzioni sono pressoché azzerate. Questo ha provocato non pochi disagi a cittadini e imprese, segnalati anche da ordini di professionisti.Infine, Maria Dall’Acqua segnala alcuni episodi “opachi” che si sono verificati nella presente consiliatura. Casi in cui l’amministrazione è venuta meno ai doveri di informazione e trasparenza nei confronti dei consiglieri di minoranza e, conseguentemente, di tutta la cittadinanza. Impedire ai consiglieri di svolgere la propria attività di controllo viola le regole dell’agire amministrativo ed è un modus operandi irrispettoso della democrazia e della carta costituzionale. In particolare, ha ricordato il consistente prelievo dal Fondo di Riserva effettuato a pochi giorni dal termine dell’attività consiliare, dove l’assessore si è sottratto dal rendere noto ai consiglieri dove tali finanze fossero destinate nonostante la richiesta ufficiale depositata.