Congresso 2010: “Verso il Congresso”

1 Gennaio 2009

Il Partito Democratico di Ferrara si sta preparando ad affrontare il congresso che eleggerà il Segretario Provinciale ed il Segretario Comunale. Lo fa all’indomani di un risultato elettorale non soddisfacente e in un contesto di politica nazionale sempre più frammentata e disperante, sia dal punto di vista etico e morale sia dal punto di vista sociale ed economico.

Poiché il PD è nato con l’ambizione di essere un partito riformista, in grado di fornire un’alternativa credibile ed efficace al governo del paese, tale obiettivo, condiviso dagli elettori, deve ora essere perseguito dal PD stesso, praticando al suo interno quei principi di rigorosa moralità politica, equità e trasparenza che sono alla base della sua stessa ragion d’essere.

Il congresso non può essere ridotto ad una stanca ritualità soffocata da logiche correntizie in una continua contrapposizione tra bersaniani e franceschiniani: il nostro partito non è una sommatoria di ex appartenenze e di nomenclature. Deve essere un luogo di condivisione di idee, di progetti, di azioni. Sul regolamento di conti e la spartizione del potere deve prevalere la cooperazione leale e la condivisione di progetti politici forti e coraggiosi: dobbiamo ambire ad un partito che sappia ascoltare tutte le istanze, anche se minoritarie, e che le percepisca come contributo, non come fastidioso dissenso. Lo scopo è individuare le migliori soluzioni ai problemi del nostro territorio: servono buone proposte, non competizioni tra gruppi di potere….(CONTINUA)


Ai candidati alle segreterie, e al partito tutto, dentro e fuori dai circoli, proponiamo 8 punti come piattaforma per una discussione aperta.

  1. RINNOVAMENTO: ripensare i criteri di selezione della classe dirigente, non in base a mediazioni e conte interne, ma in funzione della loro preparazione, professionalità e competenza, in una costante attenzione al merito reale; le nomine degli amministratori negli enti e nelle società controllate e partecipate devono essere condivise dagli iscritti e dagli elettori e devono avvenire secondo criteri di trasparenza e di pubblicità che rendano verificabile il metodo seguito e il curriculum professionale e non solo politico della persona scelta.

  2. ORGANI REALMENTE RAPPRESENTATIVI: direttivi e assemblee in cui sia rappresentata la molteplicità di esperienze, età, e genere; organi in cui si “faccia politica” e che definiscano realmente le linee strategiche del partito.

  3. FORUM AUTOREVOLI: oltre all’istituzione del forum sui diritti, chiediamo che i forum diventino luoghi autorevoli per l’elaborazione dei temi del partito, spazio di discussione non occasionale ed esclusivamente pre-elettorale ma luogo di elaborazione culturale e di ascolto, di ricerca e di sintesi di proposte politiche che devono essere discusse e votate dalle assemblee.

  4. CIRCOLI: i circoli devono essere il centro della vita politica, luoghi in cui si legittima l’agire del partito, non solo gli incaricati del tesseramento o i destinatari di decisioni prese altrove: gli organismi dirigenti devono impegnarsi a recepire le proposte che scaturiscono dai circoli, le vere antenne del territorio; i circoli devono aprirsi alle associazioni, anche mettendo a disposizione i propri spazi.

  5. FORMAZIONE CONTINUA: la maturazione di una nuova classe dirigente autonoma, capace di esercitare un pensiero critico e di farsi promotrice di idee originali, impone di implementare l’offerta formativa per tutti coloro che desiderano approfondire tematiche politiche, amministrative, economiche, sociali, affinché le competenze possano circolare; bisogna riaffermare il valore del volontariato politico come servizio e impegno civico in alternativa alla politica come mestiere.

  6. IL PARTITO DEI GIOVANI: non dei giovani dirigenti, ma dei giovani elettori. Occorre parlare alle nuove generazioni, fornendo un progetto per il futuro chiaro e credibile.

  7. DEMOCRAZIA DI GENERE: pensiamo ad un partito in cui le donne siano protagoniste consapevoli, per una reale parità di genere anche negli ambiti di rappresentanza istituzionale e nei consigli di amministrazione e in tutti i luoghi in cui si prendono le decisioni.

  8. PREVENTIVO E BILANCIO DI ATTIVITA’: chiunque sia eletto nelle liste PD a qualunque carica deve indicare gli obiettivi concreti e misurabili che intende perseguire e i mezzi che intende utilizzare, rendersi disponibile a incontrare periodicamente i cittadini che rappresenta per spiegare loro le politiche dell’Amministrazione e rendere conto di quanto sta facendo nell’adempimento del proprio mandato.

Ilaria Baraldi

Michele Brugnatti

Sandra Carli Ballola

Anna Rita Caramico

Denis Ferraretti

Massimo Fiore

Giacomo Gamberoni

Andrea Lazzari

Sergio Maldotti

Erika Mastellari

Fabio Muzi

Michele Natale

Lidia Spano

Stefano Peverin

Alberto Zanella

Antonella Zanella


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