Il Partito Democratico ferrarese segue con forte interesse la situazione delle emittenti private di Telestense e Telesanterno, esprime solidarietà alle lavoratrici e lavoratori, giornalisti, amministrativi e tecnici, per la grave precarietà lavorativa e salariale che vivono da tempo.
Al contempo esprime profonda preoccupazione per i rischi che un altro pezzo di informazione, in questo caso locale, attraversa con la seria possibilità di un ulteriore impoverimento nel caso in cui la crisi aziendale delle due emittenti non dovesse trovare una adeguata soluzione.
Una soluzione che si auspica non temporanea, con il pagamento degli arretrati e degli stipendi oltre che del TFR maturati dal personale e dai collaboratori cessati, bensì strutturale.
Infatti il problema da affrontare è più complessivo: dal numero dei dipendenti necessari a garantire le trasmissioni e l’informazione cui l’emittente ci ha abituati in questi anni, ad una organizzazione del lavoro capace di coprire gli eventi rilevanti per la comunità locale, allo sviluppo di imprenditorialità e cultura d’impresa in grado di incrementare il numero dei contratti commerciali e delle convenzioni con i Soggetti Istituzionali e le Aziende pubbliche del territorio in modo da avviare un risanamento economico aziendale indispensabile alla prospettiva dell’occupazione del settore e all’informazione, alla cultura e all’intrattenimento. In grado, al contempo, di includere anche la responsabilità sociale fra i propri asset.
Certo, il Settore dell’emittenza e dell’informazione più in generale attraversa una fase di difficoltà connessa anche e molto alla necessità di investire in tecnologia, conoscenza e qualificazione professionale.
Proprio per questo non è sufficiente il finanziamento del Fondo Nazionale Emittenti Locali quale strumento in grado di risolvere la situazione in essere, un sistema che certamente deve essere rivisto e rilanciato. Per rilanciare le emittenti locali occorre maggiore sinergia tra imprenditori, istituzioni e realtà locali.
Infine, il Partito democratico ripone fiducia nell’azione promossa dalla Regione Emilia Romagna con l’iniziativa assunta dall’Assessore Colla con la convocazione di un tavolo che coinvolgerà soggetti, settori e Istituzioni e amministrazioni locali, soggetti che dovrebbero essere fortemente interessati e partecipi di una giusta soluzione della crisi delle due emittenti e delle difficoltà dei loro dipendenti e collaboratori.
Per concludere, si vogliono qui richiamare le dichiarazioni del segretario della Fiom di Ferrara che, nell’apprezzare l’accordo siglato in Regione per salvare lo stabilimento Tecopress e i 141 posti di lavoro, richiama i dati sulla cassa integrazione dei primi mesi del 2014, in incremento del 132% rispetto al 2023. Dati che insieme ad altre crisi aperte sul nostro territorio ed alle difficoltà del terziario, del commercio e del turismo, ci ricordano la fragilità e debolezza del tessuto produttivo ed economico del nostro territorio rispetto al contesto regionale. Continuiamo pertanto a rilevare con preoccupazione, l’assenza di iniziativa dell’Amministrazione Comunale e le rinnoviamo l’invito a cambiare registro convocando tutti i soggetti interessati, imprenditoriali, economici, di rappresentanza delle categorie produttive e dei lavoratori e lavoratrici, associativi per avviare un lavoro serio di analisi della situazione dei diversi comparti e dell’economia complessivamente per individuare strategie, per ricercare investimenti, per immaginare progetti attrattori di investimenti, per incrementare servizi alle imprese ed alle persone cercando, tra l’altro, di invertire il preoccupante decremento demografico.
Angela Alvisi
Referente Lavoro Segreteria Provinciale PD Ferrara