“La posizione assunta dai vertici Berco al tavolo di martedì mattina presso il Ministero dello Sviluppo Economico è assolutamente inconcepibile oltreché inaccettabile” ad affermarlo è il Partito Democratico di Copparo e di Ferrara.
“Nel suo voler evitare la discussione – affermano Vitellio e Tracchi, rispettivamente segretario provinciale e comunale – Berco assume un atteggiamento grave. Da ThyssenKrupp stessa ci si aspetta un protagonismo reale. Stiamo parlando del futuro di 365 lavoratori che non possono essere liquidati con un niet. Un grande gruppo industriale – quale Berco a tutti gli effetti è – deve sapere che gli obiettivi si raggiungono assieme ai lavoratori e che il rispetto della dignità di ciascuno è un valore fondamentale a cui non si può rinunciare mai. Neanche nei momenti di maggiore difficoltà”;
“Ci permettiamo di ricordare inoltre che, se l’azienda ha potuto negli anni prosperare sino a diventare un player mondiale di eccellenza nel suo mercato, è stato grazie a sacrifici importanti di questa Comunità e a numerosi investimenti sostenuti dal gruppo stesso a cui si sono aggiunti quelli delle Istituzioni nazionali e territoriali. Queste ultime non sono mai mancate all’appello quando il loro ruolo è stato ritenuto necessario. Ci teniamo a precisarlo a un management che oggi pretende di trattare senza concedere alcuno spazio agli interlocutori escludendo l’utilizzo di ammortizzatori sociali e che vuole tirare dritto verso i licenziamenti”.
“Registriamo e apprezziamo l’unità dimostrata dai rappresentanti delle istituzioni e dalle organizzazioni sindacali, che in questo momento rappresentano il punto fermo per le comunità copparese e ferrarese. Ai Sindacalisti e alle amministrazioni Comunali e regionali va il nostro appoggio e l’invito a non mollare la ricerca di una via condivisa per trovare una soluzione a queste chiusure”.
“Il PD rimane sulla stessa posizione che è quella della tutela dei lavoratori – concludono gli esponenti democratici – Pretendiamo responsabilità sociale dai vertici aziendali e chiediamo che si possa arrivare a confrontarsi seriamente, come la complessità della situazione impone”.