Il Partito Democratico, sabato 19 giugno 2010, e’ stato a Roma al Palalottomatica per la grande manifestazione nazionale contro la manovra, per la crescita, l’equità e il lavoro. Anche il PD di Ferrara si è mobilitato: dalla città e dai territori della provincia 150 persone (via pullman, ferrovie o mezzi privati) sono stati alla manifestazione che si è conclusa con l’intervento del Segretario nazionale Bersani.
Il giudizio del PD sulla manovra finanziaria da 25 miliardi del Governo è fortemente negativo. E’ frutto di scelte unilaterali, che vanno nella direzione del centralismo mentre beffardamente si continua a parlare di federalismo. E’ una manovra inadeguata alla necessità di interventi strutturali tesi a favorire la ricrescita economica ed il risanamento dei conti pubblici. E’ una manovra iniqua che fa tagli indiscriminati che colpiscono soprattutto –per circa 15 miliardi– gli enti territoriali, togliendo servizi primari al cittadino. Basti pensare che l’Emilia-Romagna avrà a disposizione 370 milioni per: welfare (50 milioni), salute (15 milioni), incentivi all’impresa (70 milioni), servizi ferroviari (73 milioni), viabilità (60 milioni), casa (42 milioni), ambiente (25 milioni), agricoltura (31 milioni).
Quella del Governo di centrodestra non è la proposta necessaria per sostenere la crescita, il lavoro e risanare i conti pubblici pubblici. A tal fine servirebbero una riforma fiscale che diminuisse il carico sui redditi da lavoro e incentivasse l’innovazione delle imprese, la reintegrazione e correzione delle risorse alla scuola pubblica, l’allentamento del patto di stabilità per far ripartire gli investimenti degli enti locali, il riavvio di alcune politiche di liberalizzazione. E ciò si compirebbe attraverso il rafforzamento della lotta all’evasione fiscale, la tassazione dei redditi da capitale, la riorganizzazione delle autonomie territoriali ed il taglio dei costi della politica.