Il Partito Democratico di Ferrara si mobilita per difendere la democrazia dalla censura e dire NO alla legge bavaglio.
Nonostante Pdl e Lega siano parzialmente tornati sui loro passi, presentando 11 emendamenti al ddl sulle intercettazioni che correggono il tiro per ciò che riguarda le sanzioni alla stampa e le pubblicazioni delle intercettazioni, rimane il nodo delle intercettazioni ambientali. Per richiederle sono ancora necessari fondati motivi di ritenere che in quel momento sia in atto un fatto criminoso: un presupposto che di fatto le rende inutilizzabili.
Ecco perché a Ferrara, come nel resto dell’Emilia-Romagna, il PD raccoglierà nei prossimi giorni nelle piazze, ai banchetti e nelle feste democratiche le firme per la petizione contro il ddl sulle intercettazioni. Verrà distribuito in quest’occasione anche un taccuino -il tipico taccuino del giornalista- come simbolo della difesa della libertà di informazione e del diritto alla sicurezza dei cittadini.
In occasione della Festa del 2 giugno, il PD sarà in piazza oltre che per celebrare il 62 anni della Repubblica, per raccogliere adesioni alla petizione e confrontarsi con i cittadini sulla legge bavaglio: a Ferrara sotto il Volto del Cavallo a partire dalle 10.00, a Mizzana dalle 10.00 alle 12.00 con un banchetto in via Modena davanti alla ex Casa del Popolo e a Poggio Renatico in mattinata in piazza del Popolo. Materiale informativo contro il ddl sulle intercettazioni sarà distribuito anche ad Anita di Argenta, in occasione dell’inaugurazione della Festa Democratica locale.